Il Coronavirus, che sta mettendo il mondo sotto scacco, inizia a far sentire inevitabilmente i suoi effetti anche sul cinema e sul teatro. La psicosi, la paura, il panico sono talvolta più dannosi del contagio virale stesso poichè generano a loro volta ansia e incertezza determinando così un circolo vizioso da cui non si riesce ad uscire.
Gli effetti negativi del coronavirus sul cinema e sul teatro sono sicuramente le sale vuote, lo slittamento dell’uscita dei film e un netto calo di tutto l’indotto correlato tanto che le associazioni del cinema hanno chiesto lo stato di crisi del settore.
Sul tema sono intervenuti l’associazione 100autori e l’amministratore delegato di Rai Cinema, Paolo Del Brocco.
100autori ha dichiarato quanto segue:
“100 autori prende atto di tutte le misure adottate per prevenire il contagio da Coronavirus. In questi giorni prevale un forte allarmismo che si sta traducendo in un calo drammatico di presenze nelle sale cinematografiche, il blocco di alcune produzioni in corso e la scelta di far slittare le uscite dei film”. “L’eccezionalità di queste misure – spiegano – investe un campo psicologico che è difficile da governare solo nelle settimane di sospensione delle attività culturali e nelle zone a rischio. Ha un effetto dilagante che colpirà inevitabilmente al cuore un settore. Proprio per questo è necessario che i ministeri competenti elaborino una risposta che non renda questa crisi una crisi definitiva. È comprensibile la cautela, ma invitiamo il pubblico a mantenere la calma e a continuare a frequentare con serenità le sale e i centri culturali, attenendosi alle indicazioni imposte dagli esperti e chiediamo al Governo di valutare misure straordinarie a sostegno delle imprese e di tutti i lavoratori coinvolti da questa emergenza”.
E queste invece le parole di Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema:
“Nel momento in cui c’è una situazione eccezionale come questa, trovo sia legittima e utile la richiesta di misure straordinarie per non creare un danno enorme a un settore che è importante non solo per la produzione culturale a anche con un valore economico importante. Le conseguenze stanno investendo tutta la filiera del cinema e dell’audiovisivo. I set delle produzioni straniere in Italia si stanno bloccando, si fermano le produzioni italiane ma il danno riguarda anche tutto l’indotto legato alla promozione, alla pubblicità, alla distribuzione dei film”.
Intanto le associazioni del settore (Anica, Anec, Apa, 100autori Aesvi, Agici, Cartoonitalia, Docit, Cna, Fidac ) sono state convocate dal sottosegretario Mibact Anna Laura Orrico per valutare gli effetti dell’emergenza Coronavirus sul settore del cinema.
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