C’era una volta a… Hollywood, l’attesissimo film di Quentin Tarantino con un cast letteralmente stellare, è finalmente al cinema dallo scorso 18 settembre.
Protagonista della pellicola è sicuramente la Hollywood del cinema degli anni ’60. Più che focalizzarsi sulla trama infatti Tarantino in questo film ha voluto omaggiare il cinema in generale degli anni ’60, le case cinematografiche, le possibilità di carriera tra vecchio e nuovo mondo che c’erano all’epoca, l’inizio e la fine delle stelle del grande schermo, le differenze di ingaggio tra attori, comparse e controfigure. E parallelamente al mondo del cinema il regista delinea gli usi e costumi del tempo focalizzandosi in particolare sulla cultura hippie e sottolineandone gli aspetti prevalentemente negativi. Da cornice infatti gli hippie finiranno per ottenere un ruolo centrale nella pellicola che assumerà perfino le caratteristiche di un grottesco giallo ispirandosi alle vicende realmente accadute alla famiglia Polanski durante la loro permanenza ad Hollywood.
In questo grande quadro hollywoodiano le cui sfaccettature passano dal lusso di dimore dai grandi giardini, piscine a sfioro e arredi d’incanto a baracche di periferia, cucine malridotte e scarti di cibo mangiati dai topi, le punte di diamante del film sono Leonardo Di Caprio nel ruolo dell’attore di successo Rick Dalton e Brad Pitt, nel ruolo del suo stantman Cliff Booth. I due inseparabili amici sono due persone diametralmente opposte ma per questo molto unite: da un lato Rick, con una carriera alle spalle di successo, ricco, famoso ma alle prese con un inizio di depressione legata alla consapevolezza che presto dovrà cedere il posto ad altre celebrità più giovani nel mondo dello spettacolo; dall’altro Cliff, sicuramente più povero ma più ricco di forza e coraggio nell’affrontare sia la vita che i pericoli del suo ruolo cinematografico da controfigura. Intorno ai due girano molte altre star: Al Pacino, nel ruolo del produttore cinematografico, Margot Robbie, che interpreta l’attrice Sharon Tate, moglie di Polanski, e si incontreranno nel film anche altri volti del cinema hollywoodiano anni ’60 e ’70 da Steve MacQueen a Bruce Lee.
Di certo una nota di merito va a Leonardo Di Caprio per l’interpretazione del suo personaggio attore depresso che allo stesso tempo interpreta vari ruoli non senza il peso psicologico di una consapevolezza di fine carriera che spesso affonda nell’alcool con conseguenze negative anche sulle sue interpretazioni. Questo uscire ed entrare dai personaggi pone Di Caprio un gradino più in altro rispetto a tutte le altre star della pellicola, compresa anche Luke Perry che vi ha recitato poco prima della sua scomparsa avvenuta lo scorso marzo.
Per gli amanti del cinema, per gli appassionati di Tarantino e per le fan dell’affascinante binomio Di Caprio-Pitt, C’era una volta a… Hollywood è sicuramente un film da non perdere perdonandogli anche le quasi tre ore di durata che ne valgono davvero tutte la pena.
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