Johnny Depp, il camaleontico attore seguitissimo dal pubblico, stavolta è il protagonista di “Arrivederci professore”, la nuova pellicola scritta e diretta da Wayne Roberts ( nelle sale dal 20 giugno ) dove indossa i panni di Richard, un professore di letteratura di un college americano che vive una vita apatica, condita da un rapporto coniugale ormai consumato. La notizia di essere affetto da un cancro ad uno stadio avanzato e di avere a disposizione solo pochi mesi di vita cambierà radicalmente l’esistenza noiosa del protagonista, una causa scatenante già vista nella serie TV Breaking Bed, in cui il professore di chimica Walter White, venuto a conoscenza della stessa grave malattia, si trasforma da mite chimico in spietato assassino e spacciatore.
“Mi chiamo Richard, sono il vostro professore, d’ora in poi faremo le cose in modo decisamente diverso! A proposito, se qualcuno vende marijuana, può passare da me durante l’orario d’ufficio?! Grazie, ciao!” (Richard)
In “The professor” (questo il titolo originale del film) questa trasformazione avviene in modo umoristico, folle e divertente: Richard sveste gli abiti del professore classico e sfida le regole del college e del buon senso, utilizzando un approccio didattico originale e iniziando a fumare e bere alcol insieme ai suoi studenti. Il paragone con un film icona come “L’Attimo fuggente” ( 1989 ) è inevitabile, ma se nella trama, che aveva come protagonista un grande Robin Williams, la tematica principale era la “poesia” vista come sentimento dell’uomo, qui invece si mette in evidenza il concetto più ampio di “vita”, che ci ricorda tra l’altro anche il film cult anni ’70 “La prima notte di quiete” ( 1972 ) con uno straordinario giovanissimo Alain Delon.
“Spero che i vostri genitori vi abbiano detto che moriremo tutti alla fine! È come se galleggiassimo senza vivere e voi avete un’occasione, afferratela, stringetela, fatela vostra! Non lasciate che vi sfugga neanche un momento! (Richard)”
Il professore insegna ai suoi studenti che ogni attimo va vissuto intensamente perché non sappiamo mai cosa la vita abbia per noi in serbo. Il film tocca anche altri argomenti importanti come omosessualità, discriminazione, amicizia e famiglia, ma lo fa senza mai diventare pesante e sempre con quella leggerezza che caratterizza le interpretazioni di Johnny Depp, tagliente e sarcastico nei passaggi chiave del film.
Pur avendo ottenuto recensioni generalmente sfavorevoli dai siti della critica e qualche disappunto da parte degli addetti del settore sull’ interpretazione del protagonista, che ha abituato il suo pubblico a ruoli più caratteristici, “Arrivederci professore” resta un buon film, capace di intrattenere per circa due ore lo spettatore e di offrire momenti di ironia alternati ad attimi di riflessioni su quei temi sociali che riguardano la vita di tutti i giorni.
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